La ribollita

Il piatto più tipico della cucina toscana è senz’altro la ribollita, una ricetta tradizionale, ottima per l’inverno e semplice da preparare.

Difficoltà:
Tempo di cottura: 2 ore e 30 minuti

Ingredienti per 6 persone:

250 gr di pane toscano (non salato) oppure dodici fette tagliate sottilmente
fagioli cannellini freschi 800 gr., se invece sono secchi 350 gr.
bietola fresca q.b.
1 mazzetto di cavolo nero
1/2 cavolo verza
5 carote medie
4 patate medie
3 gambi di sedano, meglio se bianco
1 cucchiaio di concentrato di pomodori
2 pomodori rossi
timo q.b.
1 cipolla media
2 spicchi d’aglio
sale e pepe q.b.

Per la preparazione della ribollita ci si baserà sulla ricetta della zuppa toscana, in secondo luogo avremo la ribollita.

Preparate subito le verdure tagliandole a pezzi di media grandezza, lessate i fagioli cannellini e passateli al setaccio con la loro acqua di cottura, lasciatene alcuni interi, dopodichè fate soffriggere in una pentola la cipolla con l’olio. Quando la cipolla sarà imbiondita potrete aggiungere anche i pomodori rossi ed il cucchiaio di concentrato. Dopo alcuni minuti di cottura a fuoco medio aggiungete la purea di fagioli e quelli interi, mescolate ed aggiungete tutte le altre verdure a pezzetti. Salate e pepate a piacere, quindi aggiungete il timo. Lasciate cuocere per 2 ore almeno dopo avere aggiunto 6 mestoli di acqua. La zuppa va servita su un fondo di almeno 2 fette di pane precedentemente abbrustolito e strofinato con l’aglio.

La ribollita.

Come dice il nome ribollita significa bollita di nuovo. Essenzialmente conosciuta come una zuppa povera e di magro, era uno dei piatti più diffusi della cucina contadina toscana. Era costume prepararla in quantità più che abbondante il venerdì, il giorno dopo si riscaldava e si mangiava nuovamente, fino alla domenica. La base è costituita dalla semplice zuppa toscana di magro, una zuppa contadina fatta con le verdure più comuni. Una volta preparata la zuppa, con le fettine di pane come spiegato sopra, per ottenere una ribollita è sufficiente scaldarla in forno coperta da uno strato superficiale di fettine assai sottili di cipolla, naturalmente il tegame utilizzato è il tradizionale coccio. Una volta imbiondita la cipolla in superficie si può servire calda con olio a crudo, vi raccomando la qualità dell’olio!, e, soprattutto niente formaggio, d’altronde non è tipicamente toscano!




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